Feltri e il meridione: la superbia dell'ignoranza

Il "meridione" è stato associato, nel tempo, a diverse cose: cibo, mare.. perfino "ricchezza"
Sembra un'utopia, ma personaggi storici hanno perfino combattuto per queste terre, lasciando ricchezze di ogni forma: arte, monumenti, agrumi, tradizioni, tessuti, ricette..
Il tutto sparso, come semi sul terreno, lungo un territorio fertile di spirito e cultura!
Ciò che i vari popoli hanno insegnato, in molti lo studiano ancora per tutta la Nazione. Si, anche a Bergamo.
Chissà dov'era Vittorio Feltri quando glielo spiegavano? Forse in bagno..

Purtroppo gli anni hanno portato nuove associazioni, meno lusinghiere, che rispecchiano tristi realtà.
Tuttavia, negli ultimi giorni, una fra tutte fa scalpore:
"Meridionali Inferiori", pronunciata proprio dal sopracitato sign.Feltri.

Perchè tanta importanza a Feltri?

Nel triste scenario degli ultimi decenni, ai meridionali non sono mancate manifestazioni di disprezzo da parte di varie aree della penisola e del mondo.
Non tutte però, sono finite nelle prime pagine di ogni giornale e nelle bacheche di migliaia di persone indignate, procurando perfino provvedimenti penali.

Una fra le più recenti vede una ragazza, meridionale e fuorisede, venire rifiutata come affittuaria da una donna del settentrione.
Si tratta di un atto pratico: la negazione di un alloggio a causa della provenienza geografica.
La notizia è scemata nel giro di un mese:
nessuno aveva comunque dato una casa alla ragazza e nessun provvedimento statale era stato preso.
Eppure, da che mondo è mondo, un atto pratico dovrebbe creare più effetti di semplici parole al vento.
Ma la realta è diversa: l'importanza delle parole dipende dalla bocca di chi le dice, e la bocca in questione ne dice e scrive anche troppe per passare inosservata.

Vittorio Feltri è ritenuto un giornalista, saggista e opinionista italiano, nonchè direttore del quotidiano "Libero".
E' un uomo che conosce il peso delle parole e consciamente ha pronunciato quella frase.
No, non è un'incomprensione, ma nemmeno la notizia del secolo.

Se la stessa affermazione fosse stata fatta in un periodo normale, avrebbe avuto la stessa risonanza?

Feltri è un giornalista, e come tale risente della mancanza di titoli, e non ha fatto altro che fornirne di nuovi.
I meridionali indignati, e queste stesse parole, non fanno che il suo gioco:
lui stesso ha detto "Non cambiano canale, mi guardano invece e mi odiano di più" .

La risposta a tali soggetti non farà che abbassare ai loro livelli, a meno che non si usi qualcosa che non si aspettano:
la ragione e un pensiero critico. Come? analizzando i termini in gioco.

Chi sono i "meridionali"?

Non è una domanda banale:
C'è chi dice rientrino nella categoria quanti provengono dai territori da Roma a scendere;
Altri, sostengono che siano coloro che abitano i paesi da Napoli a scendere;
Ancora, c'è chi afferma che siano tutti coloro che stanno al sud del Po..
Non vi è una definizione, eppure l'affermazione del Sign. Feltri, ha urtato un po' tutta la nazione.
No, non che siano tutti improvvisamente interessanti al sud. Ma perchè tutta la Nazione è piena di Meridionali.
Ecco chi sono:
- gli insegnanti della Lombardia, Veneto, Piemonte..
- infermieri, medici, tecnici che riempiono "le eccellenze sanitarie" del nord
- imprenditori rinomati
- studenti
- cuochi, ingegneri, architetti, contabili..
Sono tutti, e nessuno. Perchè distinguere ancora, nel 2020, chi è del sud e chi del nord è controproducente.
Ma una cosa è certa, i meridionali sono coloro che mai definirebbero qualcuno "inferiore"

Cosa vuol dire "Inferiore"?

Treccani riporta che:
"inferióre, dal lat. inferior -oris: che si trova più in basso, che sta sotto"
Ebbene, si, i meridionali sono inferiori, caro Feltri. Geograficamente ci troviamo ad una latitudine più bassa rispetto a Bergamo o Milano dove risiede il sopracitato.
Sempre Treccani continua:
"In determinazione geografica, indica (con riguardo alla latitudine) la parte meridionale di una regione, di un territorio (per es., l’Italia i.)"
Tuttavia nessuno si è mai scagliato contro il dizionario. Ma il Sign. Feltri ha tenuto a precisare che "parlava di inferiorità di portafogli".
Allora, il direttore di Libero farebbe bene a rivedere l'uso del termine, in quanto lessicalmente avere mancanza di qualcosa non si esprime come essenza del soggetto, ma come mancata proprietà. Infatti è diverso dire
"I meridionali sono inferiori" da " I meridionali hanno una situazione di inferiorità economica".

Presupponendo che i suoi stuoi studi siano tutti validi e concreti, e poichè dirige perfino una testata giornalistica, sembra al quanto improbabile che Vittorio non lo sappia.

Il meridione: maestro di Xenìa.

Il comportamento di Feltri appare non molto diverso da quello di un bambino che rifiuta un piatto non avendolo mai assaggiato. Le sue affermazioni, infatti, non dovrebbero sorprendere: si basano sull'ignoranza.
Essendo "ignorante" colui che non conosce, la situazione è risolvibile. Basta un interrail sulle coste e campagne del meridione per apprendere tutto ciò che nei capitoli di storia e letteratura non aveva catturato abbastanza l'attenzione.

Ma la ricchezza culturale del sud risiede soprattutto nelle tradizioni e valori tramandati nei secoli.
Uno fra i più basilari è quello della Xenìa.
Termine con cui gli antichi greci definivano il concetto e valore di "accoglienza", nell'evoluzione del meridione, ha assuto forme particolari:
è ciò che qui paga il caffè, sempre offerto da amici e consocenti.
E' ciò che riempie di calore le strade, più del sole; che combatte la mafia, non per fama ma per amore dei deboli e della propria terra.
E' la solidarietà che unisce le persone in difficoltà, ed è ciò che si tramanda a chiunque approdi sulle nostre sponde.

Xenìa è molto più di accogliere: è fare di un nemico un ospite, è dimenticare le dispute e aiutare.
E' ciò che lo stesso sindaco di Bergamo ha appreso, restituendo a chi ha accolto i suoi abitanti, ciò di cui avevano bisogno. Il sindaco settentrionale ha mandato, alle zone più povere di Palermo, tablet e smartphone per i giovani studenti che non potevano permettersi di seguire il percorso didattico online.
E' la dimostrazione che non è questione di provenienza, ma di cuore:
per essere davvero tutti lontani ma vicini, a prescindere da quanto sia inferiore la latitudine in cui ci si trova.

Sfighe dei fuorisede

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